Testimonianza del mio lavoro nella Biblioteca della Scuola Cavalcanti

di Donatella Di Nardo

Sono una docente bibliotecaria presso questa scuola da ben 10 anni. Vorrei raccontarvi la mia storia.
Credo sia utile tracciare la storia di questa biblioteca e la mia storia di vita vissuta qui: una esperienza testimonianza. Ho insegnato per molti anni nella scuola dell’infanzia, nella scuola elementare, ma sono ormai 10 anni che dedico il mio impegno a far amare la lettura ai bambini e ai ragazzi, prima nella scuola elementare, poi nella scuola media.
Al mio arrivo fui accolta a braccia aperte dal Preside e dalla vecchia bibliotecaria Angela, che ormai è andata in pensione. Angela aveva già iniziato un lavoro di “ristrutturazione”della biblioteca e di avvicinamento dei ragazzi ai suoi servizi. Quali erano i nostri primari obiettivi? Riorganizzare tutto l’ambiente. Renderlo accogliente….Volevamo che i ragazzi percepissero questa atmosfera di piacevolezza per rendere “magico” il loro momento di incontro con il libro. Promuovere il più possibile la “frequentazione della biblio” da parte dei ragazzi e dei docenti. Favorire iniziative sulla lettura e sul libro. A tale proposito abbiamo organizzato tantissime manifestazioni in questi anni: mostre del libro, incontri con autori e poeti (Paola Zannoner, Maurizio Giannini, Domenica Luciani, Massimo Sozzi e Parigi, Francesco D’Adamo, Caterina Trombetti, ecc), presentazioni di libri (da parte di attori, delle bibliotecarie, dei ragazzi stessi, ecc.), concorsi letterari, scaffale multiculturale (“creatura” fortemente voluta da Angela). Tra le iniziative, da dieci anni il Concorso Segnalibro rappresenta un appuntamento atteso, ogni anno, con ansia ed entusiasmo dagli alunni delle classi prime e seconde: gli alunni creano delle immagini significative e originali, affiancate da uno slogan riferito al mondo della lettura. È un lavoro interdisciplinare che vede riuniti gli insegnanti di Arte e Immagine e di Lettere.
Anche quest’anno nella Scuola Cavalcanti parte il concorso Segnalibro, ma si apre in modo del tutto particolare: con un “ dono” di 500 euro regalatoci dal Presidente della Regione Enrico Rossi.
Si tratta di un evento per noi, davvero speciale che ci permetterà di elargire premi e di acquistare libri per la nostra biblioteca, nella quale gli alunni trovano una grande motivazione alla lettura e gli insegnanti un prezioso supporto alla loro attività didattica. Una giuria composta dal Dirigente Scolastico, dagli insegnanti che hanno seguito la realizzazione del progetto, dalla Bibliotecaria e dai docenti della Commissione Biblioteca, avrà il compito di scegliere la migliore icona che diventerà il segnalibro per l’anno scolastico 2012-13. La premiazione avverrà il 15 maggio 2012, nella Biblioteca Scolastica, all’interno delle manifestazioni programmate per “ Maggio di libri” dalla Cavalcanti.
Determinante ancor di più l’apprezzamento dei ragazzi e delle loro famiglie verso il mio lavoro… testimonianza che se l’amore per la lettura è un obiettivo pedagogico al quale ispirare la pratica educativa della scuola… i frutti prima o poi si colgono.
La scuola Cavalcanti quindi si è sempre mossa verso un modello dinamico di biblioteca scolastica, non un luogo polveroso e nascosto, inaccessibile, una triste raccolta di libri spesso abbandonati e poco utilizzati, magari donati dai ragazzi o dai professori, spesso per “svuotare” gli armadietti stracolmi di tutto. L’idea vincente crediamo sia quella di una biblioteca alla portata dei ragazzi e dei docenti: uno strumento di ricerca che solleciti la lettura, l’esplorazione e la raccolta di informazioni, le attività di gruppo, la socializzazione delle conoscenze acquisite e delle esperienze realizzate a scuola. Per centrare questo obiettivo il cammino è, ed è stato, lungo e difficile, ma ci ha sempre sostenuto la consapevolezza che la presenza della biblioteca scolastica “fa la differenza”, come recita il Manifesto IFLA/Unesco, con il quale vorrei concludere:
“E’ dimostrato che, quando bibliotecari e insegnanti lavorano insieme, gli studenti raggiungono livelli più alti di alfabetismo, nella lettura, nell’apprendimento, nella capacità di risolvere problemi e nelle abilità relative alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione….”.