Formazione: quali sono i bisogni percepiti?

di Anna Maria Tammaro

La formazione è passaggio di conoscenza, di contenuti, di capacità, di modi di pensare, di modi essere, di agire, di valori, di comportamenti, di appartenenza a una comunità. Per l’AIB, la cui missione è il miglioramento ed il riconoscimento professionale, è di particolare rilevanza creare una cultura condivisa di valori professionali, di codici di comportamento, di linguaggi, per affrontare con un metodo collaudato la crisi che interessa l’intero settore delle biblioteche, schiacciate da difficoltà economiche e dal cambiamento portato dalle tecnologie digitali. Una formazione “a pioggia” senza un’analisi di contesto dei bisogni percepiti e reali di adeguamento/miglioramento al nuovo contesto delle biblioteche, poteva risultare a tutti gli effetti un’attività inefficace e l’AIB Sezione Toscana ha scelto di rilevare in modo esplicito la percezione dei bisogni formativi avvertiti dai soci attraverso un questionario, distribuito a febbraio 2012 ed a cui hanno risposto circa 90 soci. Muovendo dall’analisi delle risposte al questionario, in tema di formazione risulta evidente come i bibliotecari sentano il bisogno di comunicare il valore della biblioteca e reagire alla sfavorevole situazione economica procacciandosi finanziamenti e risorse aggiuntive (Advocacy è scelto dal 63%; Marketing dal 61%; Tirocini dal 53%; Comunicare agli amministratori dal 51%; Metodi di valutazione dal 49%; Fundraising dal 43%). Complessivamente, i temi di gestione vengono evidenziati come prioritari nel fabbisogno formativo. Tuttavia, risulta evidente che è importante integrare la formazione professionale con informazioni più specifiche riguardanti i grandi cambiamenti che lo scenario digitale comporta per le procedure professionali. Si tratta in questo caso di attivare nuovi servizi (E-book è segnalato da 46% come molto importante e da un 46% come importante; Periodici elettronici dal 55%; RDA e XML dal 48%; Depositi istituzionali dal 44%). Occorre anche appropriarsi criticamente delle nuove tecnologie del Web 2.0 e dell’e-learning per riuscire ad avvicinarsi all’utente ed assumere un nuovo ruolo di educatore (Alfabetizzazione informativa è scelta dal 47% come molto importante; Apprendere a distanza dal 47% come importante). Inoltre, l’inglese per i bibliotecari è stato scelto come importante dal 44% dei rispondenti. Il questionario proponeva di inviare suggerimenti di corsi all’AIB Sezione Toscana ed in risposta a questo stimolo sono stati elencati corsi sul reference digitale, sulla creazione di multimedia, sulla preservazione digitale, insieme ad attività volte a promuovere la lettura, inclusa la lettura sociale di giovani ed adulti e tecniche di animazione. L’AIB Sezione Toscana ha pianificato il Calendario dei corsi basandosi su questi risultati.