di Ornella Foglieni
Dopo il terremoto dell’Aquila nel 2009, un nuovo disastro è successo con il terremoto del 20 maggio e dopo il 29 maggio scorso (5,8 e 5,9 sulla scala Richter), nel sud della Lombardia, attorno a Mantova e in alcune province di Emilia tra Modena, Ferrara e Rovigo . La zona colpita è oggi maggiore che in passato e più e le attività sono state toccate. Ma ciò che è drammatico è la persistenza di scosse ancora in corso e con diversa intensità diffusa in ampie zone del Nord Italia. Nelle foto la Biblioteca di Mirandola e le Bibliotenda di Nonatola e di Cavezzo.
Biblioteche inagibili
Non è chiaro quante piccole biblioteche pubbliche siano davvero danneggiate negli oltre 40 comuni e le loro frazioni. Le collezioni delle grandi città come Mantova, Ferrara, Modena sono al sicuro. Le biblioteche sono in generale ospitate in edifici antichi, insieme con uffici dell’amministrazione comunale, che sono stati immediatamente chiusi e evacuati dal primo giorno. In ogni caso le biblioteche vengono abbandonate. In Lombardia, al momento, 20 piccole biblioteche pubbliche sono chiuse e altre 35 in Regione Emilia, compresa la biblioteca Estense di Modena e quella di Ferrara. La Biblioteca Teresiana di Mantova ha avuto piccoli danni e il servizio sta per riaprire nei prossimi giorni. Il sito Web dell’AIB fornisce le informazioni di aggiornamento sul sistema bibliotecario nei comuni danneggiati dal sisma (https://www.aib.it/attivita/2012/23470-terremoto-emilia-romagna/).
Le reti bibliotecarie stanno cercando di soddisfare le esigenze degli utenti delle biblioteche chiuse, offrendo il prestito di libri. In alcuni casi le biblioteche pubbliche in una posizione sicura sono state riutilizzate per altri scopi, come per aiutare popolazione o per riavviare i lavori nel comune temporaneamente evacuato. In pochi casi la biblioteca locale è ospitata dal comune, perché l’edificio principale è danneggiato. Ostiglia per esempio, è in questa situazione, nella sua sezione di musica antica (manoscritti Greggiati)- il Museo Polironiano e l’antichissima Basilica di San Benedetto Po hanno deciso di spostare gli antichi codici e i manoscritti all’archivio di Mantova. Sono state aperte Bibliotende ed è attivato il servizio “Bibliobus”. un autobus come biblioteca itinerante. Alcuni gruppi di volontari ed operatori di biblioteche ed archivi, specializzati nel gestire i libri danneggiati si sono impegnati a fare tutto il necessario per salvare i libri. Il problema generale è la mancanza di denaro per restaurare edifici e il lungo tempo necessario a fronte di questo tipo di emergenza.