di Dydimus Zengene
Più di 300 partecipanti, tra cui informatici, bibliotecari, rappresentanti di aziende, e vari altri soggetti interessati si sono riuniti a Firenze dal 18 al 19 giugno 2012 per un seminario dedicato a discutere il ruolo dei Linked Data nelle biblioteche. Il seminario si è concentrato sull’interoperabilità e sugli Open Linkedi, analizzando le norme, esperienze e buone pratiche per l’adozione di tecnologie del Semantic Web nelle biblioteche. (http://leo.cilea.it/index.php/jlis/issue/view/368/showToc 2).
Il Convegno è stato aperto dal suo organizzatore Prof. Mauro Guerrini (nella foto), con la sua relazione “Linked Data, un nuovo alfabeto per il Web semantico”.
I Linked Data sono una pratica standard di pubblicare i dati nel Web in un modo da permettere ai computer di comprendere il significato delle risorse e le loro relazioni, per essere in grado di cercare e recuperare le risorse o le loro rappresentazioni. Lo standard è stato fissato dal W3C. Le regole sono che, quando si preparano i dati per la pubblicazione si dovrebbe: utilizzare gli URI come nomi, utilizzare HTTP URI in modo che le persone possano cercare quei nomi, fornire informazioni utili utilizzando standard come RDF e SPARQL, includere collegamenti ad altri URI, in modo che si possa allargare la ricerca. Sono stati presentati esperienze di applicazioni a standard bibliotecari come la Library of Congress Classification Scheme, (LC), la Classificazione Decimale Dewey (DDC), Functional Requirements for Bibliographic Records (FRBR), e la Resources Description and Access (RDA). Inoltre, le discussioni si sono estese a comprendere il controllo bibliografico, la preservazione e la persistenza delle risorse, il tutto nel contesto del rapporto tra Linked Data e biblioteche. Alcune buone pratiche che sono state presentate sono quelle della Biblioteca Bavarese, della Biblioteca nazionale tedesca, la banca dati giuridica DoGi, iniziative come il Nuovo Soggettario per la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Tra le ditte, ExLibris ha sottolineato che la risposta delle biblioteche collegate a ExLibris ha spinto a prendere in considerazione le capacità dei Linked Data, legati alla prossima generazione di software per la i gestione della biblioteca e della ricerca. In conclusione, il seminario di Firenze è stato un evento di successo perché è riuscito ad avviare il dialogo tra i diversi attori interessati ai Linked Data, evidenziando l’importanza del ruolo delle biblioteche.