di Enrico Martellini
Nell’ambito della seconda Giornata nazionale delle Biblioteche “BiblioPride 2013”, organizzata dall’AIB e svoltasi a Firenze il 5 ottobre scorso, le biblioteche italiane sono state invitate a organizzare una serie di iniziative collaterali volte a valorizzare e promuovere il proprio ruolo, le proprie collezioni e i propri servizi presso un pubblico più ampio rispetto al bacino di utenza normalmente servito. Concordando sull’opportunità dell’iniziativa, la Biblioteca della Scuola Normale Superiore si è posta da subito l’obiettivo di partecipare all’iniziativa con un evento capace di attrarre l’attenzione e al tempo stesso non eccessivamente gravoso dal punto di vista organizzativo. Le considerazioni preliminari, sulla base delle quali è stata programmata la partecipazione al BiblioPride 2013, sono state le seguenti: la Biblioteca della Scuola Normale Superiore è molto più aperta all’utenza non istituzionale di quanto normalmente si possa pensare: nell’anno 2012, su 4.192 utenti iscritti con tessera attiva, 1.243 (circa il 30%) erano utenti interni alla Scuola mentre 2.949 (circa il 70%) erano utenti esterni; la Biblioteca della SNS offre elementi di grande interesse anche per i non addetti ai lavori: per gli edifici storici che la ospitano, ricchi di storia e di fascino; per l’importanza e il prestigio dell’istituzione di cui fa parte; per le collezioni possedute, che se da un lato si caratterizzano per l’estremo aggiornamento e specializzazione, dall’altro, grazie alle numerose raccolte private ricevute in dono, testimoniano il panorama culturale e la rete di relazioni a cui la Scuola ha fornito nel tempo contributi fondamentali; spesso la Biblioteca della SNS è oggetto di richieste di visite guidate provenienti da scuole, associazioni o gruppi organizzati. Si tratta di richieste a cui volentieri si cerca di dar seguito, pur con tutte le difficoltà legate alla complessa e in certi casi labirintica articolazione dei palazzi in cui la Biblioteca è ospitata e alla necessità di conciliare tali visite con l’attività di studio che costantemente si svolge in Biblioteca.
Alla luce di queste considerazioni, si è ritenuto che il “BiblioPride 2013” potesse rappresentare un’ottima occasione per aprire la Biblioteca della Scuola alla cittadinanza, in modo da offrire ai visitatori un percorso conoscitivo ed estetico di estremo interesse e da promuoverne la conoscenza al di fuori della cerchia dei suoi normali frequentatori, fornendone un’immagine più amichevole e aperta. Si è quindi deciso di organizzare una serie di tre visite guidate (nei giorni 30 settembre, 2 e 4 ottobre) per gruppi di circa 20 persone ciascuno, e un’apertura serale straordinaria (4 ottobre) fino alle 23:00. Grazie al lavoro dell’Ufficio stampa della Scuola Normale l’informazione è stata diffusa, oltre che attraverso i canali predisposti dall’AIB in occasione del BiblioPride, anche attraverso la stampa locale. La risposta, che pure si prevedeva massiccia, è andata molto oltre le aspettative: nel giro di pochi giorni la Segreteria della Biblioteca è stata sommersa da oltre 200 richieste di partecipazione alle visite guidate. Si è pertanto deciso di estendere l’offerta, organizzando gruppi che in alcuni casi superavano le trenta persone e prevedendo un totale di nove visite, due nella mattina del 30 settembre, tre nel pomeriggio del 2 ottobre, quattro nella sera del 4 ottobre, confermando al contempo l’apertura serale straordinaria.
Gli oltre 200 visitatori hanno potuto godere di una visita di circa un’ora incentrata sulla sede del Palazzo dell’Orologio. In particolare, dopo una breve introduzione di carattere storico relativa all’intero complesso di Piazza dei Cavalieri e agli edifici che ne fanno parte, si è posta l’attenzione sulle principali caratteristiche della Biblioteca, con rapidi cenni alle sedi, alle collezioni e alle loro dimensioni (oltre 17.000 metri lineari di documenti), alla disposizione a scaffale aperto del materiale, alle biblioteche private confluite nel patrimonio librario della Biblioteca (citeremo solo, per dare un’idea dell’importanza di queste collezioni, i nomi di Arnaldo Momigliano, Delio Cantimori, Eugenio Garin, Sebastiano Timpanaro junior, Clifford III Truesdell, …), ai servizi offerti. A tale fase introduttiva ha fatto poi seguito la visita vera e propria, che si è articolata su un percorso di grande suggestione che prevedeva: una breve sosta alla base della Torre della Muda, inglobata nel Palazzo dell’Orologio e nota anche come Torre della Fame per la tragica morte del conte Ugolino celebrata da Dante nel XXXIII canto dell’Inferno; un passaggio attraverso il piano che ospita le collezioni di antichistica, caratterizzato dalla quadrifora in stile neogotico realizzata nella prima metà del XX secolo e da un magnifico salone con camino; un passaggio attraverso il piano che ospita le collezioni di storia, dal quale è possibile godere, oltre che di una splendida vista su Piazza dei Cavalieri da un lato e sul complesso monumentale di Piazza dei Miracoli dall’altro, di una vertiginosa vista dall’alto della Torre della Muda; un passaggio attraverso il sottotetto, che ospita le collezioni di filosofia, caratterizzato da un intreccio di travi a vista che reggono il tetto e che danno agli ambienti un fascino particolare. Infine, l’uscita attraverso il tunnel che passa sotto Piazza dei Cavalieri e che collega il Palazzo dell’Orologio al Palazzo della Carovana dove è collocato l’ingresso della Biblioteca. La sera del 4 ottobre è stata anche organizzata in Sala della Colonna la proiezione di diapositive che ritraevano il Palazzo dell’Orologio prima dell’acquisizione da parte della Scuola Normale e i lavori di costruzione del tunnel.
Il pubblico, eterogeneo per età, formazione e provenienza geografica, ha apprezzato molto la visita, dimostrando interesse e rivolgendo al personale numerose domande, relative sia agli aspetti più spettacolari (gli edifici) che agli aspetti tecnici (collezioni e servizi). In particolare, ci è sembrata estremamente significativa l’attenzione dei visitatori per il progetto che sta alla base della nostra Biblioteca e dei servizi che essa offre, e la loro percezione del fatto che una biblioteca, se animata da un’idea di fondo chiara e ben definita, è qualcosa di molto più grande della somma dei libri che la compongono. Infine, l’ultima osservazione non può che riguardare il personale della Biblioteca della Scuola Normale, che ha collaborato all’organizzazione e alla realizzazione di questi eventi con l’usuale competenza e disponibilità, e che ancora una volta ha dimostrato di vivere la propria professione con consapevolezza e passione: il fatto che ad accogliere e accompagnare le visite della sera del 4 ottobre abbiano provveduto diciannove colleghi in servizio e tre colleghi in pensione, e che il tutto si sia trasformato in una festa molto partecipata, ci fa pensare che dietro al BiblioPride c’è un orgoglio autentico.