di Simona De Lucchi e Margherita Loconsolo
Impronte digitali costituisce una delle tappe significative realizzate dal Sistema Bibliotecario dell’Università di Firenze, nel passaggio dal supporto cartaceo al digitale e nell’evoluzione tecnologica e culturale che lo caratterizza. Questo ambiente è una delle realizzazioni del progetto Digitalizzazione per i servizi bibliotecari nato nel 2010 in un’ottica di sviluppo della biblioteca digitale di Ateneo che comprendesse, accanto all’acquisizione di prodotti digitali o di licenze d’uso, anche la produzione di contenuti digitali
Scopo ed obiettivi
Il progetto ha avuto un duplice scopo: da un lato dare un contributo alla diffusione del patrimonio culturale delle biblioteche di Ateneo, garantendo l’accesso online ad una selezione di esemplari di pregio e di interesse storico, dall’altro preservare gli originali dai possibili danni derivanti dalla consultazione diretta e, in taluni casi, dalla riproduzione. In questo senso il progetto, oltrepassando le barriere della limitazione di consultazione usualmente adottata per questo tipo di materiale, ha costituito una valida risposta alle esigenze sia di consultazione e diffusione del patrimonio culturale sia di preservazione degli originali.
Interoperabilità ed accesso
Con l’adozione di standard e linee guida di riferimento, nazionali e internazionali, esso si colloca in un contesto di iniziative a livello regionale, nazionale ed europeo. Il materiale digitalizzato, proveniente da tutte le biblioteche di Ateneo, è vario per tipologia e datazione e comprende: incunaboli, monografie e periodici pubblicati dal ‘600 al ‘900, materiale grafico per un totale di più di 91.500 immagini e 12.400 record compresi gli spogli degli articoli. L’interfaccia di Impronte digitali ha varie funzionalità che riguardano la ricerca, la consultazione e la fruizione del materiale. Il modulo di ricerca insiste sui metadati e sui contenuti testuali delle risorse acquisite. Attraverso le varie modalità di ricerca (semplice, avanzata, testuale e per liste) è possibile interrogare i campi Dublin Core e altri campi previsti nel MAG oltreché i file testuali generati da OCR in modalità full-text. Ogni oggetto digitale ha una scheda di dettaglio che visualizza i metadati e i link alle due modalità di consultazione: la “Navigazione con indice”, che permette di scorrere le immagini utilizzando la struttura di indice del contenuto e la “Navigazione sequenziale” che consente di sfogliare le immagini una accanto all’altra, come un libro aperto. Ogni oggetto digitale ha una scheda di dettaglio che visualizza i metadati e i link alle due modalità di consultazione: la “Navigazione con indice”, che permette di scorrere le immagini utilizzando la struttura di indice del contenuto e la “Navigazione sequenziale” che consente di sfogliare le immagini una accanto all’altra, come un libro aperto.