La Regione Toscana per le biblioteche

di Milvia Dabizzi

La Regione Toscana, con Legge Regionale 25 febbraio 2010 numero 21, ha approvato il Testo Unico in materia di musei, biblioteche, archivi, istituzioni culturali, attività teatrali. musicali, di danza, cinematografiche, audiovisive.

Il Piano della Cultura 2012-2015, predisposto ai sensi della L.R. 21/2010, ed il relativo Regolamento di attuazione (DPGR 22r del 6 giugno 2011), è lo strumento con il quale la Regione Toscana intende progettare le proprie politiche culturali, in attuazione del Programma regionale di sviluppo (PRS) 2011-2015. Il Piano della Cultura 2012-2015 dispone che gli enti locali coordinino la predisposizione dei seguenti progetti locali, in relazione all’ambito territoriale di competenza nel rispetto dei principi di cui al comma 2, art. 8 L.R. 21/2010:

L’iter per la predisposizione e presentazione alla Regione dei progetti locali 2014 è stato il seguente: le Province hanno convocato una Conferenza del Piano della Cultura entro il 15 febbraio 2014: in tale sede sono stati istituiti i gruppi di lavoro incaricati della predisposizione dei progetti locali. Entro il 31 marzo 2014, le Province hanno trasmesso i progetti locali alla Regione, i cui uffici, entro il 15 maggio 2014, disporranno l’assegnazione dei contribuiti ai soggetti beneficiari, indicati dai singoli progetti. Per quanto riguarda il settore delle biblioteche l’articolo 24 del Testo Unico della Cultura stabilisce che “i finanziamenti regionali sono finalizzati alla costituzione, funzionamento e sviluppo delle reti documentarie locali, che svolgono tutte le azioni mirate alla conservazione, valorizzazione, incremento e fruizione del patrimonio e dei servizi degli istituti aderenti alle reti stesse”. La Regione sostiene anche, con una procedura di acquisto centralizzato e cooperativo il portale dei contenuti digitali per le biblioteche toscane MediaLibraryOnline (al di fuori del progetto locale di cui sopra), con funzioni di vera e propria biblioteca digitale, consentendo di accedere via internet da qualunque luogo e gratuitamente, a quotidiani, riviste, e-book, musica, banche dati, film, immagini, audio-libri, corsi a distanza. Di particolare importanza il progetto sostenuto dalla Regione “Libri in rete” relativo al prestito interbibliotecario. La Regione fornisce “coupon SDA” per il prestito extra rete. Inoltre, dopo aver approvato i finanziamenti per i progetti locali presentati dalle reti sulle biblioteche e archivi, la Regione approva altri interventi che mette a bando ed a cui possono partecipare le singole biblioteche. Tra questi: catalogazione, conservazione e restauro di fondi antichi e manoscritti, riordino degli archivi storici, biblioteche nei centri UNICOOP, “emeroteca digitale”, “parole di salute alla tua biblioteca”, servizi multiculturali e investimenti strutturali. La Regione promuove ogni anno la campagna di comunicazione “In biblioteca perché c’è il futuro della tua storia” il cui obiettivo è quello di portare in biblioteca più cittadini possibile, perché le biblioteche sono luogo di incontro, di aggregazione e di coesione sociale e vi si possono trovare nuovi servizi e soprattutto informazioni. Chi non ha accesso all’informazione e non ha competenze e mezzi per accedervi (soprattutto i giovani) rischia di non avere possibilità di realizzarsi.

Dal “Monitoraggio delle biblioteche pubbliche toscane. Rapporto 2010-2012” a cura della Regione Toscana risulta un andamento positivo per quanto riguarda i prestiti locali e interbibliotecari (questi con il sostegno del progetto Libri in rete ), l’incremento delle raccolte e la crescita della componente giovanile che si avvicina alla biblioteca. Ci sono chiaramente reti documentarie più forti e più deboli. Le prime sono quelle “in cui è sostanziale il contributo in termini di cooperazione di rete delle rispettive biblioteche capoluogo, peraltro quasi tutte nuove o rinnovate negli ultimi anni” ( Dal “Monitoraggio….. ..v.s.).

Laddove però non ci sono strutture forti e “la rete, la cooperazione nei servizi” non è decollata si registrano scarse o appena sufficienti performance. Grazie alla cooperazione nei servizi (penso agli acquisti) si spende meno e si acquista di più. Anche questo si evince dal Monitoraggio già citato.

Un importante esempio di acquisti in cooperazione è la piattaforma MLOL sostenuta dalla Regione.

L’art. 28 del Testo Unico della Cultura così recita :” La rete documentaria locale costituisce la modalità ordinaria di organizzazione e gestione delle attività e dei servizi documentari integrati….Essa è lo strumento che assicura le necessarie competenze professionali e realizza la condivisione delle risorse interne…….Gli enti locali provvedono alla costituzione della rete documentaria locale……” La Biblioteca provinciale di Pisa dove io lavoro fa parte della Rete Bibliolandia che afferisce all’Unione dei comuni Valdera. Il 12 aprile è stata inaugurata la nuova biblioteca di Pontedera. Un fatto importantissimo per la rete e per la comunità provinciale. Non sappiamo ad oggi, con il riordino delle Province, quale sarà il destino dei servizi culturali provinciali. Passeranno alla Regione, al Comune o alle Unioni dei Comuni? Il dato di fatto è uno solo: se la biblioteca provinciale non facesse parte della Rete per cui è riuscita a “salvare” nel bilancio 2014 la quota di adesione avrebbe un lento lento declino. Perché dalla rete ha servizi in cambio: per il prestito locale e interbibliotecario, per il sw, per la promozione della lettura, per acquisto libri.

Vorrei concludere con una battuta: l’unione fa la forza ma nel caso della biblioteca provinciale non è solo una battuta: è un dato di fatto.