Mamma, da grande voglio fare la bibliotecaria… Così, mi ha detto un po’ di tempo fa una delle mie figlie giocando con la pila di libri (polverosi) che da sempre sovrastano la mia scrivania. Non è quello che ho detto io a mia madre, che invece si è sorbita una lista infinita di lavori improbabili: archeologa, attrice, viaggiatrice professionista, giornalista, pubblicitaria… E invece alla fine bibliotecaria. Come mai?
Mi sono laureata in Storia contemporanea all’Università di Firenze con una tesi in storia dell’editoria. Praticamente gli ultimi anni di università li ho vissuti tra biblioteche, archivi e qualche casa editrice, e ho capito che era in questi posti che volevo continuare a vivere. Sono stata fortunata e ho potuto scegliere: and the winner is… Library.
Ho collaborato al progetto per la creazione della nuova biblioteca pubblica di Pistoia, la San Giorgio, insieme ad altri colleghi straordinari (con molti dei quali collaboro ancora oggi). Grazie alla San Giorgio ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare il lavoro di persone come Maurizio Vivarelli, Giovanni Di Domenico e Maria Stella Rasetti. Da loro ho imparato e continuo ad imparare molto: apertura mentale, organizzazione, vision, in una parola sola, professionalità.
Oggi continuo a lavorare felicemente alla San Giorgio, di cui mi occupo della comunicazione social e faccio parte della redazione del sito web della biblioteca (oltre naturalmente al lavoro “tradizionale” di bibliotecaria). Ho scritto con Cristina Bambini il libro La biblioteca diventa social e sono sicura che la nostra collaborazione/amicizia continuerà ancora per molto.
Perché mi piace fare la bibliotecaria? Perché è il lavoro più bello del mondo e perché credo come sostiene Lankes, che la mission delle biblioteche dovrebbe essere quella di migliorare la società, e quindi i bibliotecari non possono che essere gli attori principali di questa missione.
Mi si può contattare: tatiana.wakefield@gmail.com