Da marzo a settembre scorso si è svolto alla Scuola Normale Virtual Immersions in Science (VIS), un progetto di divulgazione scientifica per spiegare come si fa ricerca, rivolto alla cittadinanza ed agli studenti delle scuole superiori, che ha avuto un buon successo di pubblico con oltre 900 presenze nel complesso.
Con un ricco calendario di iniziative, spesso divertenti e dal tono informale, il progetto si è articolato in cinque conferenze pubbliche tenute da docenti e ricercatori, su temi di attualità scientifica inerenti alla Fisica delle Particelle, Cosmologia, Chimica, Biofisica ed Archeologia, dal sottotitolo significativo Vi racconto la scoperta che mi ha cambiato la vita. Si ricordano i relatori ed i titoli delle conferenze: Luigi Rolandi, Dietro le quinte della scoperta del bosone di Higgs; Adriano Fontana, La galassia più distante mai osservata; Gaetano Guerra, Nuovi materiali plastici: modificare il mondo senza inquinarlo; Gian Luigi Ratto, Una finestra con vista: la vita segreta del cervello; Paolo Matthiae, Ebla una civiltà riscoperta. A queste si è affiancata l’opportunità di visite guidate al Cave 3D, un ambiente virtuale in cui i partecipanti hanno potuto immergersi nella simulazione tridimensionale di eventi ad altissima energia o buchi neri, strutture molecolari e reti neurali del cervello, o nella ricostruzione di scavi archeologici.
La Biblioteca ha partecipato al progetto con l’organizzazione di cinque mostre bibliografiche a tema, visitabili al termine di ciascuna conferenza, allestite al Palazzo del Capitano, sede delle collezioni scientifiche, nella bella cornice della Sala Giancarlo Wick, che coniuga elementi architettonici medievali ad uno stile moderno, ed è intitolata al fisico teorico che insegnò a lungo negli Stati Uniti, contribuendo allo sviluppo della teoria quantistica dei campi, prima di rientrare a Pisa.
Il pubblico, inoltre, ha avuto l’occasione di sperimentare la ricerca on-line su articoli full-text pubblicati dai relatori delle conferenze, che erano presenti agli incontri in Biblioteca, e con brevi dimostrazioni su banche dati e periodici elettronici, per cui la Scuola Normale, data l’ampiezza delle sue raccolte cartacee e digitali, rappresenta un punto di riferimento cittadino e per la comunità scientifica nazionale ed internazionale.
Le iniziative sono state frutto di un lavoro interdisciplinare che ha coinvolto bibliotecari, docenti e perfezionandi della Scuola. Per ogni disciplina riguardante il tema delle conferenze sono state mostrate alcune edizioni antiche o di pregio che rappresentano opere di riferimento nell’evoluzione del pensiero tecnico-scientifico, lasciando spazio alla creatività dei giovani relatori nell’ideazione di brevi percorsi bibliografici da proporre al pubblico.
Si ricordano alcuni fra gli esemplari più significativi esposti: le prime edizioni della Mécanique analytique di Joseph-Louis Lagrange (Parigi,1788), pietra miliare della fisica matematica, e del De moto animalium (Roma, 1680-1681) di Giovanni Alfonso Maria Borelli, una delle prime applicazioni del metodo sperimentale alla fisiologia animale.
Per i 450 anni della nascita di Galileo è stato esposto un manoscritto di grande valore storico, appartenente all’Archivio Salviati, conservato presso la Scuola: una copia, non autografa, della relazione che Galileo fece alla Granduchessa di Toscana, e in cui afferma l’autonomia della scienza rispetto ai testi religiosi.
La presenza di questo documento è dovuta all’amicizia che legava Galileo a Filippo Salviati, figura a cui si ispira il personaggio che nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo difende il sistema copernicano.
Fra le opere di studiosi che hanno contribuito alla ricerca e divulgazione scientifica ed alla storia culturale della città di Pisa si ricordano: le edizioni litografiche di Calcolo infinitesimale (Pisa, 1878) di Ulisse Dini e Lezioni di geometria differenziale (Pisa, 1886) di Luigi Bianchi, entrambi direttori della Scuola Normale e matematici di fama internazionale, Nei cieli, pagine di astronomia popolare (Pisa, ed. 1928) del cardinale Pietro Maffi, appassionato divulgatore di astronomia e arcivescovo di Pisa, a cui è legata la Biblioteca Maffi, e Fisiologia della vita di relazione (Torino, 1975) di Giuseppe Moruzzi, fra i maggiori studiosi di neurofisiologia, alle cui ricerche diede un forte impulso tramite l’Università e il CNR di Pisa.
Il successo delle iniziative testimonia come la collaborazione fra competenze diverse sia d’aiuto all’advocacy delle biblioteche, al di là della specifica esperienza, ed ha mostrato come i libri scientifici del passato e le risorse elettroniche possano diventare una piacevole occasione per raccontare l’evoluzione della ricerca tecnico-scientifica, e l’originalità di idee ed intuizioni che ne sta alla base, coniugando tradizione ed innovazione.
La partecipazione al progetto VIS è in continuità con una politica di apertura verso la cittadinanza, che in questi anni ha offerto diverse occasioni di incontro con la Biblioteca della Scuola Normale, dalle mostre bibliografiche alle visite guidate.
All’accoglienza del pubblico hanno collaborato anche quattro volontari laureati del Servizio Civile Regionale, che stanno svolgendo un tirocinio formativo su temi inerenti alla biblioteconomia e all’archivistica, nell’ambito di un progetto approvato nel 2013 dalla Regione Toscana, fra le più attive, a livello nazionale, nelle politiche di inclusione giovanile, anche grazie al progetto Giovani sì.
Un secondo ciclo del progetto Vis, articolato in otto conferenze pubbliche, ricomincerà a novembre per concludersi a giugno 2015.
La Biblioteca, a partire dal nuovo anno, parteciperà con nuove iniziative collaterali, organizzate in collaborazione con l’Archivio e alcuni Centri di Ricerca della Scuola, contribuendo al progetto ed al suo carattere interdisciplinare che ha suscitato molto interesse nel pubblico.
Per maggiori informazioni consultare il sito del VIS (http://vis.sns.it/).