Dopo decenni di discussioni e di serrati dibattiti parlamentari, è stata finalmente approvata la Legge n. 4 del 14 gennaio 2013, recante “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” che, non solo sancisce la nascita delle associazioni professionali, ma prescrive anche che la qualità professionale sia mantenuta attraverso la formazione permanente e obbliga le Associazioni a garantirla. Il provvedimento segna un indubbio passo avanti rispetto ad un mondo di professioni che riguarda circa tre milioni di operatori, ai quali viene proposto un modello che non si basa su ordini o albi, bensì su associazioni professionali che sono state concepite come le garanti delle competenze degli associati, secondo un sistema di tipo anglosassone, nel quale operano molteplici ed autorevoli enti associativi, a cui i professionisti possono aderire su base volontaria. L’aspetto certamente più rilevante della nuova normativa consiste nel fatto che finalmente è stato creato, nel nostro ordinamento, un nuovo sistema professionale che, accanto agli ordini prevede le associazioni professionali, cioè soggetti privati che hanno il compito di promuovere e valorizzare, in maniera continuativa, le competenze dei propri soci.
Nel 2014, partendo da questi presupposti, l’Associazione Italiana Biblioteche ha organizzato il corso “La formazione continua AIB e-learning: insegnare ed apprendere usando le nuove tecnologie” 1, usufruendo per la prima volta della metodologia didattica a distanza, al fine di permettere il coinvolgimento di un numero maggiore di associati, promuovendo e presentando fattivamente una proposta per realizzare quella formazione permanente prevista dalla legge. Infatti, a seguito della L. 4/2013, l’AIB è chiamata a diventare l’Associazione di riferimento dei professionisti italiani in ambito bibliotecario e il cambiamento si riflette anche sul nuovo Regolamento di iscrizione, che definisce la necessità di un percorso formativo continuo e certificato. E’ proprio da questo aspetto che nasce, in seno all’Osservatorio Formazione-AIB, l’elaborazione di un innovativo modello formativo e il desiderio di sperimentarlo, formando innanzitutto i membri dei CER e i docenti AIB ma allargando contemporaneamente l’esperienza ad altri soci interessati, in possesso di determinati prerequisiti.
Il corso “La formazione continua AIB e-learning: insegnare ed apprendere usando le nuove tecnologie” è iniziato il 7 gennaio 2014, dopo una fase iniziale di due mesi, dedicata alla progettazione didattica. L’organizzazione del corso ha previsto la suddivisione di tre diverse aree a livello nazionale (Nord, Centro e Sud), per permettere la creazione di gruppi di lavoro con partecipanti provenienti dalle stesse regioni. Il 25 gennaio si è tenuta la prima lezione, in presenza, con una diversa sede di riferimento per ciascuna area, rispettivamente Verona per il Nord, Firenze per il Centro, Rende per il Sud.
Il corso è terminato il 31 marzo, dopo la consegna del progetto riferito al lavoro collettivo e la successiva elaborazione del report personale, che ha portato alla redazione individuale di un Portfolio delle competenze acquisite.
Costruito e realizzato secondo il nuovo modello di offerta formativa continua, modello a 4 fasi2, sviluppato dall’Osservatorio Formazione dell’AIB, il corso è stato tenuto dalle docenti Matilde Fontanin, Patrizia Lùperi e Anna Maria Tammaro, mentre il ruolo di facilitatore è stato ricoperto da Maria Accarino, Francesca Giannelli e Joseph Frank Rogani.
Il modello di apprendimento scelto per il corso è il blended learning, che prevede momenti di incontro in aula, oltre alle verifiche a distanza, con la partecipazione al forum e ai lavori collaborativi e le ore dedicate allo studio e al report individuale; questa metodologia didattica combina in modo efficace teoria e pratica e si è rivelata la tecnica più adeguata per un migliore utilizzo degli strumenti di supporto alla didattica a distanza. L’apprendimento blended, la partecipazione costruttivista, lo spirito cooperativo e collaborativo tra pari, hanno caratterizzato anche i contenuti del corso, centrato sugli obiettivi educativi che dovevano essere ottenuti dai partecipanti alla fine delle attività programmate. La piattaforma utilizzata per l’erogazione del corso è stata Moodle3 presente al link <www.aibformazione.it>4.
Gli obiettivi formativi hanno riguardato l’acquisizione di specifiche conoscenze e competenze: conoscere le metodologie didattiche e le tecnologie e-learning che possono migliorare l’apprendimento, saper compiere scelte consapevoli di strumenti, esercizi e contenuti sulla base dei bisogni dei partecipanti ma anche delle richieste dei docenti. Questi obiettivi sono stati specificati in sotto-obiettivi, partendo dal più generale ad arrivando a quello più pratico e sono stati strutturati in singole Unità Didattiche (di seguito UD).
Il corso di formazione è stato strutturato in:
lezioni in piattaforma (erogate dal 7 gennaio al 31 marzo);
lezione frontale (25 gennaio 2014);
attività di follow-up attraverso due fasi:
I. learning community (lavoro di gruppo) dal 26 gennaio al 28 febbraio 2014
II. action learning (lavoro individuale) dal 3 marzo al 31 marzo 2014
L’accesso dei corsisti alla piattaforma Moodle è avvenuto prima della lezione in presenza per consentire una preventiva familiarizzazione con l’ambiente di apprendimento.
I corsisti hanno così mosso i primi passi nel corso online utilizzando i Forum per la comunicazione asincrona, per presentarsi e discutere gli argomenti del corso, e il glossario, in cui inserire la nuova terminologia appresa durante lo studio dei materiali della prima UD.
La lezione in presenza è stata tenuta in contemporanea dalle tre docenti e i tre facilitatori nelle tre aree geografiche Verona, Firenze, Rende. Le docenti hanno presentato i contenuti teorici del corso introducendo gli obiettivi formativi e la loro valutazione, mentre la piattaforma Moodle è stata brevemente illustrata dal facilitatore di sede.
E’ in questa fase che i partecipanti sono stati suddivisi in gruppi per il lavoro di learning community e tale suddivisione è stata fatta con il preciso intento di formare insiemi non omogenei, quindi professionisti provenienti da ente locale sono stati inseriti in gruppi insieme a quelli universitari, scolastici, laureandi/laureati in attesa di tirocini professionalizzanti. I gruppi costituiti durante la giornata in presenza sono i seguenti: per l’Area Verona: Mazzantini, Vargas, Carofiglio, Lispector (con 20 parteicpanti finali); gruppi per l’Area Firenze: Serrano, Eco, Anedda, Baricco, Lessing, Murakami, (con 23 partecipanti finali); gruppi per l’Area Rende: Camilleri, Belli, De Luca, Etxebarrìa, Hosseini, (con 17 partecipanti finali).
La partecipazione al corso ha richiesto una presenza regolare in piattaforma, dapprima per conoscere adeguatamente l’ambiente virtuale di lavoro e i diversi strumenti digitali di supporto alla formazione, successivamente per seguire e svolgere le attività didattiche proposte.
Per l’area Firenze abbiamo potuto notare che la volontà di lavorare in gruppo e di costruire una comunità di apprendimento, seppur in scala ridotta, è stata riscontrata maggiormente in persone che avevano già avuto esperienze di questo tipo, mentre l’esperienza si è rivelata più difficile in persone che non erano invece abituate a lavorare a distanza.
Ai gruppi è stato chiesto di elaborare un progetto comune per un corso in modalità e-learning, da svolgere ipoteticamente in una delle loro strutture lavorative e rivolto ad un pubblico loro conosciuto. Tali gruppi sono stati organizzati con un coordinatore, un referente Moodle e una terza persona che ha tenuto il Diario di bordo online, dove sono state registrate le discussioni e le scelte fatte.
I moduli realizzati riguardano tematiche differenziate, come la professione del bibliotecario, l’information literacy, leggere e studiare in digitale (e-book), la promozione dei beni culturali con la scrittura di voci in Wikipedia, il ruolo delle biblioteche nella moderna società dell’informazione, l’advocacy, il digital lending.
Gruppo Serrano: “Suona le corde giuste: biblioteche in concerto”
I corsisti, i docenti ed i facilitatori hanno avuto la possibilità di interagire nella realizzazione dei progetti attraverso i Forum di discussione oppure messaggi privati; è stata prevista anche la possibilità di chiedere colloqui coi docenti, usando Skype.
Dal laerning community per l’area di Firenze sono emersi lavori eccellenti e molti dei gruppi costituitisi continuano tuttora a cooperare, per redigere progetti formativi. Ad esempio un gruppo ha partecipato al convegno delle IFLA Satellite Torino 2014 con un paper dal titolo “Converging educational strategies: An Italian e-learning class for young LAMs professionals”.5
Altri partecipanti continuano a confrontarsi e scambiarsi idee sui temi della formazione e dell’aggiornamento professionale, attraverso blog e mailing list, altri ancora partecipano a corsi di formazione come facilitatori o formatori, mettendo in pratica le nozioni acquisite.
I corsisti dell’area Firenze hanno imparato ad interagire con un ambiente virtuale che consente la formazione professionale a distanza, collegandosi da qualunque luogo, in qualsiasi momento della giornata. Da questa esperienza è emerso che la didattica fortemente partecipativa, corredata da una costante presenza di tutoraggio da parte dei docenti e facilitatori, è lo strumento più idoneo per superare efficacemente questa fase di transizione, in bilico tra l’aggiornamento di tipo tradizionale e quello che deve estendersi per tutte le fasi della vita.
La vera ricchezza del corso è stata però data dalle persone che, provenendo da ambienti diversi e con dissimili esperienze professionali, hanno saputo lavorare insieme in piattaforma e fare “comunità”, sviluppando i temi proposti inizialmente e trattandoli da molteplici punti di vista; anzi dal gruppo di lavoro dell’area Firenze è emerso che alcune competenze sono state percepite dai corsisti come abilità da approfondire e da migliorare, anche dopo la fine del corso..
Questa esperienza ha permesso ai partecipanti di raggiungere le competenze richieste con un processo molto più partecipativo di quanto si possa ottenere durante un corso in presenza, all’interno del quale il sapere viene trasmesso in modo unidirezionale. In questo percorso, al contrario, la costruzione di conoscenza è avvenuta con il contributo di tutti, attraverso il confronto quotidiano con la propria realtà lavorativa e sociale, consentendo ai concetti e ai temi studiati di sedimentare e modificare atteggiamenti e credenze iniziali, aumentando le ricadute sul proprio orizzonte professionale e personale.
1 Associazione italiana biblioteche, pagina web del corso “La formazione continua AIB e-learning: insegnare ed apprendere usando le nuove tecnologie” https://www.aib.it/attivita/2013/38891-formazione-e-learning/ (link attivo al 26.10.2014)
2 Associazione italiana biblioteche, pagina web sull’offerta formativa continua https://www.aib.it/struttura/osservatori/osservatorio-formazione/ofc/ (link attivo al 26.10.2014)
3 Wikipedia, pagina web sul software Moodle http://it.wikipedia.org/wiki/Moodle (link attivo al 26.10.2014)
4 Home page AIB-Formazione, dedicata all’erogazione dei corsi modello 4 fasi, visualizzazione possibile solo agli iscritti
5 http://satelliteturin2014.files.wordpress.com/2014/05/iflaltrsatellite2014_colombati-et-al.pdf (link attivo al 26.10.2014)