di Anna Maria Tammaro
L’AIB ha 85 anni: possiamo essere felici di avere un’Associazione bibliotecaria che è una delle più antiche di Europa ma dovremmo desiderare soprattutto che la nostra Associazione si rinnovi continuamente, adattandosi al cambiamento della società e del mercato del lavoro. In occasione delle recenti elezioni ho cercato di riflettere su cosa sta cambiando nell’AIB, a cominciare dai suoi associati. Quali tipologie di lavoro e di biblioteche caratterizzano gli associati della Sezione Toscana?
La lista degli associati AIB in Toscana nel 2013 evidenzia le percentuali che seguono: 59% sono lavoratori a tempo indeterminato, 19% sono associati che lavorano in cooperative, 22% sono altri lavoratori (a tempo determinato, atipici, volontari, liberi professionisti) e interessati (studenti e pensionati). Di fronte a questo dato non conforta molto considerare che la maggioranza degli associati sono bibliotecari che hanno un posto fisso e che continuano a riconoscersi nell’Associazione. Questi dati sulla tipologia dei soci della Sezione Toscana, che andranno senz’altro verificati con un’indagine più accurata, possono essere però associati con la partecipazione alle elezioni dei soci aventi diritto in Toscana: solo il 36% degli aventi diritto ha votato, dato comparabile con la percentuale nazionale di 48% dei votanti aventi diritto. Ne dovremmo dedurre che i soci della Sezione Toscana si stanno disaffezionando? e qui vengo presa da scoramento!
Con uno sguardo retrospettivo (e prospettico) al viaggio che ho appena compiuto nel CER della Sezione AIB Toscana e che mi accingo a fare nel CEN, credo che è stato fatto molto, ma si dovrà fare di più. Il nuovo impegno per la professione che AIB si è assunto si estende anche a chi non lavora in biblioteca con un contratto a tempo indeterminato ma con altre forme contrattuali o ancora non ci lavora. Credo che AIB dovrà fare un cambiamento e predisporre dei servizi a supporto di tutti i professionisti inclusi quelli che in biblioteca ancora non lavorano come gli studenti ed i giovani. Come ringiovanire AIB? credo che la chiave numero 1 sarà quella di ringiovanire i soci che partecipano attivamente. L’incontro coi giovani e gli studenti, organizzato a Firenze il 7 aprile è un primo passo per aprire la comunicazione coi giovani. La chiave numero 2 sarà quella di ringiovanire le strategie che hanno vinto in passato, a cominciare dalla cooperazione La collaborazione attuata con MAB è un’altra linea di attività che mi sembra importante per la crescita. La chiave numero 3 sarà quella di guidare il cambiamento che molte biblioteche da tempo hanno iniziato in modo pionieristico e sperimentale, come evidenziano l’esperienza in questo fascicolo della Biblioteca digitale Galileo ad esempio e come si è visto nel Seminario Piattaforme Open Access. Infine, molte delle attività di AIB dovranno sempre di più essere realizzate da Gruppi di lavoro in cui tutti siano stimolati a partecipare.