Editoriale

di Anna Maria Tammaro

Le biblioteche sono beni pubblici essenziali, “piazze del sapere” aperte a tutti. Eppure, in tempo di crisi sembrano essere in pericolo. Alle prese con budget ristretti, stanno affrontando un cambiamento culturale senza precedenti dai libri tradizionali agli e-book ed ai dispositivi digitali. Ma, lungi dal difendersi dalla rivoluzione digitale, le biblioteche stanno concentrando le loro forze per offrire un notevole ampliamento dei servizi. Può sembrare un paradosso: più le biblioteche hanno ostacoli ad offrire i servizi tradizionali, più cresce la loro capacità di dilatare la loro offerta di servizi, ritagliati per specifiche tipologie di utenti e senza limiti di accesso (orari apertura e spazi). Questo fascicolo è dedicato a capire cosa accade in Toscana, evidenziando quello che le diverse tipologie di biblioteche stanno facendo per rispondere alle sfide attuali. In Toscana, quando le biblioteche sono state minacciate, la gente si è dimostrata disposta a combattere per loro, come visto di recente per la Biblioteca universitaria di Pisa e la Biblioteca Nazionale Centrale. Ringraziamo i bibliotecari toscani che hanno risposto all’invito a collaborare al fascicolo, condividendo le loro buone pratiche di advocacy. Le biblioteche dovranno migliorare tuttavia la loro capacità di comunicare alla società il loro valore. Il prossimo fascicolo sarà dedicato all’iniziativa “Biblio-pride”, con una nuova Call for paper su comunicazione ed advocacy.