Biblioteche online, libri digitalizzati e studi codicologici: il progetto Sexy Codicology. A World of Illuminated Manuscripts and Medieval Books

Autori

  • Fabio Cusimano

Abstract

Nell’ultimo decennio, e specialmente a livello europeo, anche gli studi codicologici hanno incontrato la dimensione del “digitale”. Il “digitale” da intendersi quale strumento prezioso per divulgare conoscenze altamente specialistiche e molto spesso distanti dal grande pubblico; per creare nuove modalità di studio e ricerca (anche e soprattutto a distanza, grazie alle sempre crescenti potenzialità della Rete e dell’approccio collaborativo che essa riesce a proporre); per sensibilizzare un sempre più ampio bacino di utenti internazionali verso la necessità di costruire una consapevolezza nuova nei confronti del patrimonio librario antico (manoscritto e a stampa). Tutto questo lo si ritrova condensato all’interno del progetto Sexy Codicology. A World of Illuminated Manuscripts and Medieval Books, che in questo breve contributo descriverò negli obiettivi e neli strumenti digitali che i suoi creatori hanno appositamente sviluppato.

 

Riferimenti bibliografici

Ferrara, A., Parodi, M. (2002) XML, Semantic Web e rappresentazione della conoscenza, in «Mondo digitale» 3, p. 42.

Canali, D. (2003) Verso il semantic web. La tappa italiana del “W3C Semantic Tour”, in «Biblioteche oggi» (novembre), pp. 59-62.

Koutsomitropoulos, D.A. et al. (2009), SemanticWeb enabled digital repositories, in «International Journal on Digital Libraries» 10, pp. 179-199.

Di Noia, T. et al. (2013) Semantic Web. Tra ontotologie e Open Data, Apogeo, Milano.

Berners-Lee, T., Handler, J., Lassie, O.(2001) The Semanic Web. A new form of web content that is meaningful to computers will unleash a revolution of new possibilities, «Scientific American» 284 (5), pp. 34-43.

Ridi, R. (1996) Internet in biblioteca, Editrice bibliografica, Milano.

Ridi, R. (2004) La biblioteca digitale: definizioni, ingredienti e problematiche, «Bollettino AIB» 44/3, pp. 273-344.

Ridi, R. (2004) Biblioteche vs Google? Una falsa contrapposizione, «Biblioteche oggi» (luglio-agosto), pp. 3-5

Karadkar, U.P. et al. (2004), Metadocuments supporting digital library information discovery, «International Journal on Digital Libraries» 4, pp. 25-30.

Metanieri,F., Ridi, R. (2003) Biblioteche in rete. Istruzioni per l’uso, Laterza, Roma-Bari.

Tammaro, A.M. (2007) Bibliotecari nell’era digitale. Come colmare il gap tra la ricerca e la pratica,«Biblioteche oggi» (novembre), pp. 59-62.

M.A. Gonçalves, E.A. Fox, L.T. Watson, Towards a digital library theory: a formal digital library ontology, in «International Journal on Digital Libraries» 8 (2008), pp. 91-114;

F. Cusimano, Le nuove tecnologie per la ricerca umanistica: banche dati, repertori bibliografici, “biblioteche digitali” e “cataloghi aperti dei manoscritti”, in «Mediaeval Sophia» 8 (2010), pp. 141-154;

Maurer, H. , Mueller, H. (2013) Can the Web turn into a digital library?, «International Journal on Digital Libraries» 13, pp. 65-75.

Ridi,R. (2013) Mezzi, fini, alfabeti: vecchie e nuove filosofie della biblioteca, in M. Belotti (a cura di), Atti del Convegno di “Biblioteche oggi”, Milano 15-16 Marzo 2012, Editrice bibliografica, Milano, pp. 28-53.

##submission.downloads##

Pubblicato

2017-09-02

Fascicolo

Sezione

Articoli