Lettera alla redazione
Abstract
Fin dagli anni Settanta dello scorso secolo le biblioteche pubbliche fiorentine avevano iniziato a sperimentare un servizio attento alle realtà sociale in cui si trovavano e una gestione partecipata insieme alla comunità di riferimento. Questa modalità richiama in parte le attuali politiche culturali delle biblioteche pubbliche con la differenza che il personale proviene da esternalizzazioni con indubbio conseguenze sugli stipendi e sulla certezza di occupazione delle bibliotecarie e dei bibliotecari.
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