Le Biblioteche specializzate di genere contro la violenza sulle donne
Contenuto principale dell'articolo
Abstract
Questo contributo vuole presentare alcune considerazioni di carattere diacronico sulla presenza femminile nelle biblioteche dall'Unità d'Italia, per proseguire soffermandosi sull'importanza che l'accesso alle collezioni messe a disposizione dai movimenti ha avuto nell'affermazione della propria identità, nel riconoscimento della coscienza di genere e nella capacità di esprimerla nella società. L'attenzione viene poi sposatta sulla funzione testimoniale e documentale che le biblioteche, insieme agli archivi, dell'associazioniamo e dei movimenti femministi hanno acquisito col passare degli anni, funzione che li rende preziosi strumenti nella ricostruzione della storia del femminismo italiano. Sia nella prospettiva della ricerca storiografica, che nella difesa quotidiana dei traguardi raggiunti, queste conoscenze sono centrali per costruire un futuro in cui tutela e diritti siano una solida conquista.
Dettagli dell'articolo
- Gli autori mantengono i diritti sulla loro opera e cedono alla rivista il diritto di prima pubblicazione dell'opera, contemporaneamente licenziata sotto una Licenza Creative Commons - Attribuzione che permette ad altri di condividere l'opera indicando la paternità intellettuale e la prima pubblicazione su questa rivista.
- Gli autori possono aderire ad altri accordi di licenza non esclusiva per la distribuzione della versione dell'opera pubblicata (es. depositarla in un archivio istituzionale o pubblicarla in una monografia), a patto di indicare che la prima pubblicazione è avvenuta su questa rivista.
- Gli autori possono diffondere la loro opera online (es. in repository istituzionali o nel loro sito web) prima e durante il processo di submission, poiché può portare a scambi produttivi e aumentare le citazioni dell'opera pubblicata (Vedi The Effect of Open Access).