Vedianche - Notiziario della Sezione Ligure dell'Associazione Italiana Biblioteche
Numero 1-2 Vol. 22 Anno 2012 ISSN 2281-0617
Autoprestito alla Berio. Intervista con Danilo Bonanno
Oriana Cartaregia
Sabato 27 ottobre 2012 la Biblioteca Berio ha inaugurato un nuovo servizio di prestito con l'introduzione del sistema RFID (Radio Frequency Identification).
Sulle pagine di “Vedi Anche” abbiamo già trattato
l’argomento (V. Landi, Tecnologia RFID in biblioteca, “Vedi
Anche”, a. 19, 2010, nn. 1-2, p. 7) e ora abbiamo
un’esperienza attiva sul territorio riguardo all’impiego di
questa tecnologia. La notizia mi ha incuriosita e fatto provare un
po’ invidia dato che anche la Biblioteca Universitaria di Genova
sta lavorando all’avvio di un servizio analogo, avendo
però la possibilità di utilizzarlo al meglio solo dopo il
trasferimento nella nuova sede.
Durante una visita in loco ho posto alcune domande al collega Danilo
Bonanno, Responsabile Servizi di base della Biblioteca Berio che,
ricordiamo, ha un traffico di 120.339 prestiti annuali e vanta 262.019
presenze.
Caro Danilo puoi spiegare ai nostri
lettori cosa è il progetto regionale “La Biblioteca
intelligente” e come all’interno di questo avete
programmato l’utilizzo della tecnologia RFID alla Berio?
Come è noto, nel 2010 Genova si è candidata tra le
città europee di medie dimensioni che saranno selezionate
dall’Unione Europea entro il 2020 nell’ambito del progetto
denominato "Smart Cities.
Le “Città
Intelligenti” sono città in grado di mettere in campo un
sistema integrato di azioni e progetti mirati ad orientare il proprio
sviluppo economico all’innovazione, all’efficienza
energetica ed alla sostenibilità ambientale. Per elaborare il
progetto di candidatura vero e proprio, è nata anche
l’associazione "Genova Smart City",
che vede il Comune di Genova impegnato su questo fronte con oltre cento
partner pubblici e privati. Nel proprio piccolo, la Berio partecipa a
questa ambiziosa operazione attraverso il progetto “La Biblioteca
intelligente”, cofinanziato dalla Regione Liguria e inteso a
calare nella realtà della biblioteca una nuova tecnologia
ecosostenibile all’insegna del risparmio energetico e del minimo
impatto ambientale, in linea con i principi smart che
l’Amministrazione sta perseguendo. La nostra sfida, dunque,
è quella di fare sempre di più della Berio una
“smart Berio”, e il nuovo sistema di prestito self-service
appena inaugurato è un primo importante tassello di questo
processo, che comporta anche l’introduzione di una nuova
“cultura” del servizio pubblico… . Per fare un
esempio, dal giorno dell’inaugurazione del nuovo servizio,
abbiamo eliminato le ricevute cartacee sia nelle operazioni di
auto-prestito sia nel prestito “assistito”, con un
risparmio di carta e materiali di consumo davvero notevole, considerato
il numero dei nostri movimenti giornalieri...
Ho visto che una postazione di auto
prestito è inserita in uno spazio nuovo del piano terra
intitolato Berioidea e che all’ingresso trova posto un monolite
interattivo denominato Tweet Mirror : di che cosa si tratta?
La ditta Omnisint srl-Nedap Italy, che ha provveduto
all’etichettatura e inizializzazione di circa 60.000 volumi a
scaffale aperto e ha installato le macchine RFID in biblioteca (due
postazioni self-service, quattro “postazioni staff” per
prestito assistito e un nuovo varco antitaccheggio al piano terra), ha
anche messo a disposizione della Berio, per qualche settimana, uno
strumento dove alta tecnologia e divertimento si fondono con
l’intento di attrarre gli utenti e sollecitare la loro
curiosità e il loro interesse per le innovazioni introdotte al
piano terra, soprattutto nel nuovo spazio “Berioidea”,
alternativo alle tradizionali sale di lettura… Il
“monolite”, come tu lo hai suggestivamente definito,
è di fatto uno “specchio interattivo” dove i
frequentatori della Berio possono scattarsi una foto stile Polaroid e
inviarla come mms o mail ai propri amici e postarla sul profilo
Facebook della Biblioteca. Ai lettori chiediamo, se lo desiderano, di
fotografarsi con la loro ultima lettura o col loro libro preferito, per
trasformare questo momento ludico in una forma nuova e leggera di
promozione della biblioteca e della lettura. Già utilizzato con
successo nel retail e nei grandi magazzini, in Paesi come Olanda,
Germania, Spagna, è la prima volta che uno strumento di questo
genere mette piede in una biblioteca!
É forse un po’ prematuro
trarre già da ora delle valutazioni d’impatto su
gradimento e utilizzo da parte degli utenti, ma ti chiedo qualche tua
prima impressione. Soprattutto penso possa essere d’aiuto per chi
intraprenderà un percorso analogo conoscere eventuali elementi
di criticità che già ti è possibile intravvedere.
Ti rispondo con qualche dato statistico: in 14 giorni di
funzionamento effettivo - con qualche momento di "chiusura" dovuto a
lavori di taratura e messa a punto effettuati dalla ditta
installatrice - registriamo 775 prestiti e 469 restituzioni
effettuati dalle macchine self-service. Non sono molti a fronte del
numero giornaliero dei movimenti della Berio (che in due settimane
viaggia sui circa 4500 prestiti) , ma confidiamo che i nostri lettori
prendano confidenza e dimestichezza a poco a poco (da buoni Genovesi)
col nuovo sistema...Tra l’altro attiveremo a breve un tirocinio
espressamente dedicato alla promozione del servizio e all'affiancamento
degli utenti nell'utilizzo delle macchine, peraltro semplicissimo e
intuitivo. Una criticità, sul fronte di processi interni di lavoro, è
forse costituita dall’iter dei volumi restituiti dai lettori tramite
postazioni self-service e sui quali sono state effettuate
"prenotazioni" da altri utenti... In tali casi, infatti, lo smistamento
di questi volumi (che devono essere tenuti da parte per coloro che li
hanno prenotati) è affidato alla cura di chi li restituisce, che viene
invitato - da un avviso a monitor - a collocarli in un luogo "ad hoc".
Al momento dunque, in attesa di trovare una soluzione che garantisca un
maggior controllo della situazione ma che, al contempo, non crei
aggravio di lavoro ne' ai lettori ne' ai dipendenti, ci affidiamo alla
precisione e alla "diligenza" dei nostri utenti...
Un altro aspetto che
penso possa essere interessante per i nostri colleghi bibliotecari
è capire l’impatto che questa tecnologia ha sul lavoro degli operatori.
Il personale della Berio sta gradendo la novità? Il lavoro è facilitato?
Il lavoro al banco è senz’altro facilitato e velocizzato:
per il prestito e la restituzione effettuati dalle “postazioni
staff” è sufficiente, infatti, collocare il volume (o i
volumi, anche 2 o 3 insieme) sui “tappetini” collegati ai
PC per eseguire le transazioni (in emulazione di tastiera), con una
riduzione notevole della possibilità di errore, tra
l’altro, rispetto all’utilizzo di pistola ottica per la
cattura del barcode. Inoltre, alla vecchia operazione di
smagnetizzazione dei volumi, che comportava una serie di manovre
aggiuntive e piuttosto scomode per l’addetto al banco, si
è sostituita la semplice digitazione di un tasto per disattivare
(e, viceversa, attivare, all’atto della restituzione) il
microchip inserito nel volume. Altre funzionalità da cui ci
attendiamo un miglioramento del lavoro (per esempio la
possibilità di estrarre dati statistici dal software che governa
il varco antitaccheggio o l’utilizzo del lettore portatile per
riordinare gli scaffali e rintracciare i volumi dispersi) non sono
ancora state compiutamente testate…
Ti invito, perciò, a ritornare a trovarci tra qualche tempo per
un aggiornamento su questi aspetti. E l’invito, ovviamente,
è esteso a tutti i colleghi interessati a vedere di persona e
toccare con mano!