Vedianche - Notiziario della Sezione Ligure dell'Associazione Italiana Biblioteche
Numero 1 Vol. 23 Anno 2013 ISSN 2281-0617
Graziano Ruffini La
chasse aux livres. Bibliografia e collezionismo nel viaggio in Italia
di Étienne-Charles de Loménie de Brienne e
François-Xavier Laire (1789-1790), Firenze, Firenze
University Press, 2012, 160 p. : ill., (Fonti storiche e letterarie.
Edizioni cartacee e digitali; 12) ISBN 9788866551119
Recensione a cura di Francesca Nepori
Nonostante
le figure del cardinale francese Étienne-Charles de
Loménie de Brienne e del proprio bibliotecario
François-Xavier Laire fossero note agli addetti di storia del
libro e dell'editoria grazie alla cospicua ed eterogenea bibliografia
di riferimento, sia contemporanea ai personaggi sia dovuta a successivi
studi specialistici, perfettamente padroneggiata dall'A., non era
ancora sufficientemente indagata la storia del viaggio in Italia -
oggetto del presente volume - compiuto dai due religiosi, tra il 1789 e
il 1790, alla caccia di libri rari, antichi e di pregio: «Un
episodio, dunque, di quella epidemia di bulimia libraria che afflisse
tanti uomini nell'Europa del XVIII secolo e molti altri ne indusse a
cercare di placare il furore bibliomaniaco, rastrellando ovunque gli
oggetti di quella passione con mezzi spesso al limite della
legalità» (p. 11).
Il viaggio, intrapreso subito dopo
la nomina a cardinale di Loménie de Brienne, è animato
dai personaggi più illustri della cultura italiana del periodo -
bibliotecari, collezionisti, antiquari, editori, scrittori - con cui i
due francesi intrattengono continui scambi d'informazioni per
l'acquisto di libri - soprattutto incunaboli e cinquecentine -, per la
visita a biblioteche pubbliche e private. Trame di relazioni utili
anche per allestire e pubblicare alcuni lavori bibliografici che
diventeranno i "documenti monumenti" della cultura incunabolistica e
dello studio del prodotto tipografico italiano del ‘500,
produttori, a loro volta, una sterminata bibliografia.
L'itinerario italiano è, infatti, occasione per la stampa delle Serie dell'edizioni aldine per ordine cronologico ed alfabetico
(In Pisa, presso Luigi Raffaelli, 1790), complesso lavoro bibliografico
sul quale l'A. si interroga e porta nuove illuminanti testimonianze per
quanto concerne i tempi editoriali, la gestazione sia della prima che
seconda edizione, ma anche sulle vicende della responsabilità
intellettuale - soprattutto dei testi in italiano presenti nella Serie.
All'acquisto dei libri e al loro trasporto in Francia, per rimpolpare
la biblioteca personale del cardinale, seguirà il rovescio della
fortuna e il viaggio di ritorno nel 1790 dovuto alla confisca dei beni
della Chiesa e dunque anche quelli di Loménie de Brienne.
La messa in vendita della propria
biblioteca personale, dovuta alle vicende storiche avverse,
porterà alla pubblicazione dell'Index librorum ab inventa typographia ad annum 1500, il catalogo delle edizioni del Quattrocento possedute nella propria collezione.
La pubblicazione dei due tomi dell'Index,
opera in seguito molto esaltata e criticata dai cultori della materia,
diventa l'occasione dei due francesi per dispiegare tutte le conoscenze
incunabolistiche accumulate negli anni e per confezionare un testo ad
uso degli Amateurs del
libro raro, antico e di pregio.
All'intrigata storia del viaggio in Italia, l'A. aggiunge, quali
appendici documentarie, la trascrizione delle lettere indirizzate a
Laire dai corrispondenti durante il suo viaggio in Italia e durante la
sua permanenza a Sens, luogo in cui si progettò la vendita della
biblioteca del cardinale e la pubblicazione dell'Index.
Conclude il volume, oltre ad un copioso indice dei nomi ed ad una
nutrita bibliografia di riferimento, la trascrizione delle citazioni
bibliografiche - corredate dal numero corrispettivo dell'Index e
dall'identificativo numerico dell'ISTC o di Edit 16 - della Series librorum in Italia empotorum anno 1789,
manoscritto conservato a Dole e in cui sono raccolti scritti autografi
di Laire sulla sua attività di acquisto di libri antichi per
conto del cardinale.
Infine risulta interessante, per la
storia del collezionismo genovese, la visita del Cardinale Lomenie alla
celebre raccolta del bibliofilo Giacomo Filippo Durazzo ricostruita
anche con l'aiuto della documentazione messa a disposizione dell'A. da
Alberto Petrucciani.